Alla scoperta delle potenzialità del bambù italiano

Sin da piccolo sono sempre stato affascinato dal bambù, una pianta dalle straordinarie caratteristiche, molto generosa e ricca di potenzialità. Il bambù è stato importato in Italia nella seconda metà dell’ottocento dal Professor Orazio Fenzi, famoso botanico toscano. Quando viaggio mi diverto a scovare con lo  sguardo piccoli i boschetti di bambù che si possono contare numerosi lungo le nostre strade, soprattutto durante l’inverno perchè il bambù è una pianta sempreverde. Chi è “toccato” dal bambù, una volta che ha imparato a riconoscerlo, lo potrà scorgere facilmente anche nei posti più insoliti. 
Nel 2010 ho fondato Bambuseto insieme a Giacomo Mencarini, socio fondatore di Casagiustaoggi dedito completamente alla costruzione di case di paglia, e dal 2017 lo porto avanti con il prezioso contributo dell’architetto Sara Violante e con l’energica e appassionata collaborazione di Stefano Lazzarini. Dal 2019 sono inoltre presidente della prima ed unica rete di imprese italiane legate al bambù: MadeinbambooIn questo articolo scopriremo insieme alcune delle caratteristiche più significative che rendono il bambù italiano una “miniera verde”, un vero e proprio giacimento di risorse alla portata di tutti,  per accompagnarci in questo periodo di transizione.  .

Introduzione
Sapete che in Italia esistono migliaia di ettari coltivati a bambù? Il bambù è una pianta che nel nostro immaginario associamo comunemente all’oriente,  nel 2008 rimasi letteralmente sorpreso dallo scoprire che in Italia esistono moltissime specie di bambù e che sono diffuse su tutto il territorio, dalla Sicilia alle Alpi. La maggior parte delle persone pensa che il bambù sia un albero, in realtà è una specie appartenente alla famiglia delle graminacee di cui fanno parte il riso, l’orzo e il grano, in pratica la canna è un filo d’erba e il bambuseto un prato gigante in cui noi ci sentiamo come piccole formiche. Rimando alla pagina bambù del nostro sito per la classificazione botanica specifica e per una descrizione dettagliata delle sue caratteristiche. In Asia e sud America, paese in cui la pianta è originaria così come in Africa e Oceania, il bambù è utilizzato da sempre, addirittura in certi luoghi non si potrebbe pensare di vivere senza! Nessuna specie di bambù è invece originaria del vecchio continente, dove però si è acclimatato benissimo, d’altronde in Giappone che si trova alle nostre stesse latitudini, esistono moltissime specie di bambù così come un’importante cultura legata a questa specifica pianta. Dagli anni ’80 l’Associazione Italiana Bambù, si impegna a diffondere la conoscenza legata all’utilizzo di questo straordinario materiale.

La coltivazione del bambù in Italia
Bambuseto è un esempio particolare di come sia possibile la coltivazione di bambù italiano già presente sul nostro territorio, noi infatti non abbiamo piantato una singola canna! La nostra realtà ha preso avvio da un bosco abbandonato abbandonato della specie Phyllostachys Viridiglaucescens che esiste da oltre 50 anni il cui ceppo di origine proviene dal bosco di Villa Le Pianore (LU), che si trova a qualche centinaio di metri in linea d’aria dal nostro bambuseto. Da qualche anno anche i boschi abbandonati della villa sono divenuti parte integrante della nostra coltivazione, li abbiamo recuperati e ce ne stiamo prendendo cura, così come di abbiamo in gestione altri bambuseti presenti qua in Versilia.
In Italia ci sono molte realtà che coltivano il bambù, alcune di esse come il vivaio Moso di Thomas Froese, si trovano sul nostro territorio da oltre 20 anni, nel 2018 Alberto Peyron del vivaio Purpurea ha immaginato di racchiuderle tutte in una rete e così, nel settembre 2019 è nata la rete di imprese 
 Madeinbamboo, che raggruppa al suo interno una serie di imprese italiane che ruotano intorno alla coltivazione e alla trasformazione del bambù. Nella rete ci sono vivai specializzati nella vendita di piante, aziende agricole che si occupano di produzione e trasformazione dei prodotti del bambuseto, aziende che forniscono servizi di consulenza e supporto alla coltivazione estensiva del bambù, Bambuseto è al momento l’unica azienda che si occupa sia della trasformazione dei culmi che della coltivazione per un utilizzo specifico delle canne in ambito prettamente artigianale, delle costruzioni e di design. 

Il bambù italiano in ambito strutturale: potenzialità di utilizzo
Al momento, il bambù italiano vene utilizzato principalmente per costruire strutture e soluzioni d’arredo di medie-piccole dimensioni, oppure è utilizzato per realizzare installazioni e allestimenti. E’ solo una questione di tempo, sono certo che tra qualche anno inizieremo anche in Italia a costruire con bambù Italiano strutture di grandi dimensioni. La prima struttura permanente ad uso pubblico in bambù in Italia è stata realizzata nel 2002 con una specie di bambù Sud Americana , si tratta del padiglione di Vergiate (VA)

Il problema più significativo per la costruzione di grandi strutture in bambù è la mancanza di norme ISO specifiche. Già da diversi anni un gruppo di ingegneri  architetti legati dalla passione per il questo materiale sta lavorando strenuamente per raggiungere questo obiettivo, bisogna avere ancora un po’ di pazienza.

Le potenzialità della vendita di canne 
La realizzazione di strutture non è l’unico ambito di utilizzo delle canne di bambù, infatti i culmi lavorati possono essere utilizzati per molteplici scopi: dalla costruzione di pavimenti in bambù, alla realizzazione di tavole multistrato e travi, dalla produzione di cellulosa per fare la carta all’utilizzo del culmo in ambito artigianale o addirittura per la costruzione di telai delle bici, con gli scarti è possibile produrre pellet, le basi delle canne di bambù possono essere utilizzate per ottenere carbone, lo sapevate che il carbone attivo di bambù viene utilizzato per la purificazione dell’acqua e dell’aria?

Finra tessile di bambù e Covid-19
La fibra tessile di bambù può essere ricavata dalle foglie e dai nodi di una specie particolare,  la Bambusa Textilis, caratterizzata dalle sottili e resistenti fibre che vengono ricavate dai fusti della pianta, ma può anche essere ottenuta dalla viscosa di bambù, un filato prodotto pettinando e filando la cellulosa o la pasta ricavata dalla polpa del legno del bambù. I tessuti ricavati dalla fibra di bambù sono più leggeri e resistenti rispetto al cotone, hanno proprietà anti-batteriche e anti-microbiche, sono traspiranti e consentono di mantenere le temperatura corporea leggermente più fresca in estate e più calda in inverno; i tessuti in bambù, infine, proteggono la pelle dai raggi ultravioletti.
Con il bambù è stato realizzato un tipo di Tessuto Non Tessuto compostabile che nel 2020, in piena pandemia, è stato utilizzato per produrre mascherine monovelo compostabili dall’azienda Fabio Perini di Lucca, che ha brevettato la particolare tecnologia in grado di produrre TNT a base di bambù.

La produzione di germogli
I germogli di bambù sono un ottimo alimento, ricco di sostanze nutritive e con numerosi effetti benefici per la salute. Il mercato di germogli è in continua crescita, anno dopo anno il mercato è sempre più ampio. Al ristorante “Al Bambù”, presso il Labirinto della Masone, lo chef patron Massimo Spigaroli può condurvi in numerose degustazioni di questo alimento che, fino a poco tempo fa, conoscevamo solamente come contorno del pollo alle mandorle servito nei numerosi ristoranti cinesi.  Se siete amanti di sperimentazioni in cucina, vi suggerisco di leggere il libro di curiosità e ricette BAMBÙ, scritto della Chef Marianna Ziliati “frutto di studio, ricerca, passione, sacrificio e dedizione. Non solo ricette ma anche curiosità e approfondimenti tecnici sul Bambù”. Il libro è stato realizzato con il contributo e i testi di Lorenzo Bar, presidente e fondatore dell’Associazione Italiana Bambù, dell’architetto Lorenza Bisbano e dell’Architetto Maurico Cardenas Laverde, Ambasciatore del Design Italiano 2020. Io ho cominciato ad apprezzare il bambù in cucina solo negli ultimi anni, e adesso sono diventato un ghiotto consumatore di germogli sott’olio e di tisane.

In questo articolo ho esposto solo alcune delle numerose potenzialità del bambù italiano, ulteriori approfondimenti sono possibili frequentando uno dei nostri corsi, organizzati per noi dall’associazione 1virgola618, per rimanere aggiornati sulle date potete iscrivervi alla nostra newsletter  inviandoci un’email ad info@bambuseto.it con scritto ISCRIZIONE NEWSLETTER nell’oggetto, vi invito inoltre a seguire i nostri canali social su Facebook e instagram.
Grazie per la lettura!